Murabilia ha chiesto ad alcuni vivaisti e progettisti di giardini di offrire idee e soluzioni sulle tendenze del giardino contemporaneo e qualche appunto creativo sullo stile dei giardini giapponesi applicabile nei nostri giardini.
Il progetto “Sole che sorge” di Luca Santonocito non vuole ricalcare letteralmente la tradizione paesaggistica giapponese, in quanto ciò costituirebbe una copia falsata e, anche con la migliore delle volontà, infedele. Mira, piuttosto, a traslitterarla secondo una personale interpretazione, articolata su tre piani:
Il piano floristico: si è prediletto l’uso di specie il cui areale di origine è strettamente orientale (es. Euonymus altaus, Aspidistra elatior, Acer palmatum etc.) o quantomeno asiatiche (es. Albizia julibrissin) Il piano paesaggistico: la distribuzione su più livelli desidera ricordare, in scala, i terrazzamenti tipici delle risaie orientali.
Il piano simbolico: il sole sorge a est e il fatto che compaia sulla bandiera stessa del Giappone descrive chiaramente la grande fierezza di questo paese di essere la regione più orientale del pianeta. In questo giardino il sole è rappresentato da un Acer palmatum atropurpureum, il più famoso tra gli aceri giapponesi. Esso, “sorgendo“, illumina l’orizzonte, per questo sugli spalti sono state collocate file di piante a foglia rossa o aranciata in prima fila, seguite da file di essenze a foglia verde, ancora “in ombra”.
Per entrare ed assistere a questa “alba”, si passa attraverso un portale, costituito da due colonne di Albizia julibrissin. Ciò desidera richiamare il famoso simbolo del torii, il portale che conduce ai santuari shintoisti e in generale ai luoghi sacri abitati dai kami, gli spiriti della natura.
Fonte: Estratto dalla didascalia descrittiva presente alla mostra Murabilia Lucca 2019
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