Sviluppare capacità di memoria e associazioni di parole divertendosi.
Immagino voi direte: “Vuole davvero proporre gli infantili indovinelli basati sui giochi di parole e battute come uno dei segreti per conoscere meglio il giapponese?”
A coloro che si stanno chiedendo questo, rispondo: “Si, esatto. Sto davvero proponendo come modo per il imparare il giapponese al meglio proprio le: battute, freddure e giochi di parole!”
Anche se non sembra vi posso garantire che il vostro giapponese farà un grande salto di qualità, a condizione però che voi siate disposti a tornare a pensare con la mente di un bambino di 10 anni! Nel linguaggio di tutti i giorni siete abituati a mettere da parte parole e modi di dire infantili per un linguaggio più formale, ma per comprendere a pieno il giapponese credo sia proprio necessario rivisitare nuovamente un precedente stadio della vostra “evoluzione linguistica”.
In giapponese, dovete sapere, che i giochi di parole e indovinelli sono visti non solo come un leggero e divertente intrattenimento ma anche come una forma di allenamento mentale da cui i bambini possono trarre ben due benefici a livello educativo.
Per prima cosa, molti dei giochi di parole giapponesi si basano su kanji di simile o uguale lettura. La familiarità con tali omofoni migliora la conoscenza e scrittura dei kanji di un bambino, e dal momento che tale competenza non include l’abilità di leggere e scrivere solo 26 lettere bensì l’abilità di leggere e scrivere oltre 2000 ideogrammi, nulla di quello che può essere utile in questo, anche banali indovinelli, è da escludere.
In secondo luogo, ci sono anche molti giochi di parole che si basano sull’interazione che c’è tra parole native giapponesi e prestiti linguistici stranieri scritti in katakana.
Per un bambino giapponese, le parole straniere scritte in katakana rappresentano un’esotica e difficile alternativa al giapponese parlato a livello locale. Un bambino sa che “riso” si dice “gohan“, ma l’alternativa straniera scritta in katakana, “raisu”, frequentemente usata nei ristoranti, va oltre la sua capacità di comprensione. Un bambino poi sa che “gentile” si dice “yasashii” e non “naisu” (da nice).
Gli occidentali pensano automaticamente che i prestiti linguistici sono una banale e scorretta ma facile alternativa al vero giapponese, quello basato sui kanji, ma per i giovani nativi questi prestiti sono incredibilmente singolari, insoliti e sofisticati.
I bambini giapponesi quindi riescono a migliorare la loro conoscenza dei loro kanji e dei vari prestiti linguistici attraverso enigmi e simpatici indovinelli, e voi?
Innanzitutto, uno studio approfondito con i giochi di parole vi consentirà di avere una maggiore agilità mentale. Questo “giocoso modo di studiare” vi cambierà il modo in cui immagazzinate nella vostra mente i vari vocaboli.
Le parole non saranno più disposte nella vostra mente nella semplice forma a due colonne stile “vostra lingua” da un lato” e “corrispondente giapponese” dall’altro lato, ma saranno tutti catalogati in un sofisticato database disposto con una serie di collegamenti e riferimenti incrociati come i “link di internet” dove a essere collegati sono kanji omofoni, parole native giapponesi e prestiti stranieri e parole raggruppate per significato.
In secondo luogo lo studio dei giochi di parole, battute, enigmi e indovinelli vi aiuterà ad acquisire un vocabolario più solido ed efficace, con i piedi per terra insomma.
Molti studenti di giapponese iniziano a studiare la lingua nella loro fase adolescenziale, quindi sono ben oltre la fase “Mamma che cos’è?”. Sono ispirati dalla cultura e tradizione giapponese, dal business e da altro e quindi il loro vocabolario potrebbe non essere così solido e consistente; magari conoscono parole difficili come Shinonshugi (capitalismo) o Soukaiya (lo Stockholder Annual General Meeting Extortionist) ma non sanno semplici nomi di cose, persone o animali come camion, ingegnere o carpa.
Il loro giapponese sarà sicuramente sofisticato ma manca di un essenziale vocabolario di base. Le battute sono un naturale e divertente modo per fare un passo indietro e acquisire un vocabolario più ricco. Infine poi il più importante beneficio che potrete ottenere da un tale studio è cambiare anche il modo in cui vi approcciate alla lingua giapponese. Piuttosto che usare la triste formula:
Studiare giapponese —> Fare tanti errori + Fare ridicole figuracce
Finirete per usare la più positiva formula:
Studiare giapponese —> Opportunità per divertirsi + Opportunità per imparare
In pratica sarà un punto di svolta per voi, e una volta letto questo articolo e applicato il metodo non sarete più capaci di pensare al giapponese come difficile o noioso.
La consapevolezza che potete divertirvi con il giapponese vi darà la giusta volontà di rimanere determinati nello studio anche quando in futuro la grammatica diventa crudelmente e incredibilmente complessa perchè in quel momento saprete nel vostro cuore che in fondo “il giapponese… è un bravo ragazzo!”
Qui di seguito alcuni esempi di indovinelli-battute in giapponese:
いつも笑っている家族はだれ?
Itsumo waratte iru kazoku wa dare?
Quale membro della famiglia ride sempre?
Risposta: HAHA (la mamma!)
Haha in giapponese significa Mamma ma dalla pronuncia Haha si ricorda anche l’espressione onomatopeica che indica una risata.
パンはパンでもはけるパンはなに?
Pan wa pan demo hakeru pan wa nani?
Il pane è pane, ma qual è il tipo di pane che si può indossare?
Risposta: PANtsu! (le mutandine!)
Sembra ci si riferisca davvero al Pane ma in realtà è un gioco di parole dove Pan è solo la prima sillaba della parola Pantsu che però significa Mutandine
Tratto dal libro 13 Secrets for Speaking Fluent Japanese
Traduzione: Sakura Miko
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