Consumatori e venditori giapponesi amano di sicuro ciò che loro chiamano ヒ ッ ト 商 品 (Hitto Shōhin, Hit products, cioè i prodotti di maggiore vendita). Per comprendere come questo termine sia nato, dobbiamo fare un salto indietro al periodo della Seconda Guerra Mondiale o appena dopo la fine.
Nei primi anni del 1950, quando il tenore di vita cominciava a migliorare, i consumatori giapponesi impazzivano per i primi elettrodomestici. Quest’ultimi andavamo parecchio a ruba per i matrimoni; nella casa di una giovane sposa non doveva assolutamente mancare il 白 黒 テ レ ビ Shirokuro Terebi (la tv in bianco e nero), 洗 濯 機 Sentakuki (lavatrice) e il 冷 蔵 庫 Reizōko (frigorifero).
Vennero addirittura definiti 三 種 の 神 器 Sanshu no jinji (i tre tesori sacri), probabilmente in riferimento, sicuramente ironico, ai tre gioielli sacri imperiali del Giappone: lo specchio, la spada e la gemma, presentati solo all’imperatore durante la cerimonia di investitura.
Agli inizi degli anni ’60, abbiamo l’era conosciuta come 高 度 経 済 成 長 期 Kōdo keizai seichō-ki (periodo di grande crescita economica), dove i tre “tesori” non sono più la tv, il frigorifero e la lavatrice bensì diventano カ ー Kā (la macchina, dall’inglese Car), ク ー ラ ー Kūrā (Cooler o Aria Condizionata) e カ ラ ー テ レ ビ Karā Terebi (Color Tv o Tv a colori). Dato che tutti e tre iniziano con la K vennero in seguito chiamati “I tre K”.
Ma poi il 普 及 率 Fukyūritsu o meglio “Tassa di proprietà” per gli elettrodomestici cominciò ad avvicinarsi al 90% e di conseguenza i mercati divennero saturi. Come se non bastasse i consumatori cominciarono a diventare più esigenti nei loro acquisti (Kodawari こ だ わ り ) e oltre al voler scegliere la propria marca di fiducia volevano anche maggiore scelta nelle dimensioni dei prodotti, dei colori, del desing e nelle prestazioni, sicuramente più vicino al proprio stile di vita.
Nei primi anni ’70, i produttori si resero conto che potevano aumentare le quote di mercato sperimentando o cercando nicchie non ancora scoperte, creando dei nuovi designs, dare addirittura dei nomi ai loro prodotti usando varie strategie pubblicitarie. E’ proprio così che nacque il concetto di Hitto Shōhin.
L’origine del termine Hitto Shōhin risale precisamente al 1971, quando una pubblicazione trisettimanale (日 経 流 通 新 闻 Nikkei Ryutsu Shinbun) per vendite di oggetti al dettaglio e varie distribuzioni, coniò il termine per la prima volta.
Nel cercare un nuovo modo per poter promuovere la loro nuova pubblicazione la Nikkei riuscì a creare qualcosa di nuovo con la rivista stessa: sulla prima pagina dell’ultima uscita dell’anno, rilasciò una classifica dei successi dei precedenti 12 mesi usando il 相 撲 番 付 Sumō Banzuke, cioè l’elenco tradizionale usato per classificare l’indice di gradimento e i favoriti wrestler, che di solito viene rilasciato poco prima che questi inizino un torneo di sumo.
Esattamente come viene fatto nella lista del sumo, il Banzuke “per le vendite” rilasciò una lista con una vasta gamma di prodotti “vincenti” indicati con i nomi 横 綱 Yokozuna (grande campione) seguito poi da coppie di 大 关 Ozeki (campione ), 关 胁 Sekiwake (piccolo campione ), 小结 Komusubi (per il quarto classificato) e circa una dozzina di prodotti classificati come 前 头 Maegashira, probabilmente di minor vendita rispetto ai “campioni”.
Secondo il punto di vista della Nikkei questo però non era sufficiente a vendere un’alta quantità di un prodotto. Per garantirsi lo stato di “Hitto Shōhin, cioè di alta vendita, un prodotto deve anche promuovere un qualcosa di nuovo che smuova il mercato e favorisca la nascita e creazione di qualcosa di nuovo che i consumatori non hanno provato o acquistato prima.
Questo vale soprattutto nei periodi di rallentamento economico, prodotti o servizi che riescono a catturare l’attenzione del consumatore, sono i benvenuti nel mercato perchè rappresentano un segno di ripresa o di un mercato che comunque va avanti.
In accordo dunque con la lista stilata per il 2013, questi sono i primi 10 “prodotti” dell’anno che hanno riscosso maggiore successo nel loro settore (la lista è in ordine decrescente):
- セ ブ ン カ フ ェ Sebun kafe: Caffè da portar via al negozio 7 – Eleven);
- あ ま ち ゃ ん“Amachan“: dorama mattutino che va in onda su NHK;
- 進 撃 の 巨人“Shingeki no Kyojin”: serie tv d’animazione;
- 東 南 ア ジ ア 観 光 客 Tonan Ajia kankōkyaku: visitatori per giri turistici guidati provenienti dal Sud-Est asiatico;
- マー 君 MA-kun o meglio Masahiro Tanaka: lanciatore della squadra degli Rakuten Eagle;
- パ ズ ル & ド ラ ゴ ン ズ Pazuru to Doragonzu: Puzzle & Dragons, gioco per dispositivi mobile;
- ロ レ ッ ク ス Rorekkusu: Rolex, orologi da polso;
- 湾 岸 マ ン シ ョ ン Manshon Wangan: condomini situati lungo la baia di Tokyo;
- 富 士 山 Fuji-san: il monte Fuji ora divenuto patrimonio mondiale dell’UNESCO;
- 式 年 迁 宫 Shikinen Sengū: ricostruzione completa dei santuari shintoisti
Per quanto riguarda invece la parola in voga dell’anno, NMJ ha dato il suo “assenso” al termine “Abenomics*”[…]
*Note: Il termine Abenomics è un termine che in Giappone è molto in voga. Deve la sua origine alla contrazione del termine Abe e Economics, parola nata dopo una serie di iniziative economiche messe in pratica nella primavera del 2013 dal premier giapponese Shinzou Abe allo scopo di risollervare l’economia del paese.
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