Figura emblematica del suo tempo per la curiosità culturale, Kaempfer nasce a Lemgo, presso Hannover nella Germania settentrionale e si forma come medico e naturalista.
Dal 1683 fa esperienze in Svezia, Russia, Siam, Indonesia. Bramoso di avventure nuove a 39 anni, nel 1690, riesce a farsi imbarcare come medico chirurgo per la potente compagnia commerciale olandese VOC, destinazione Giappone.
Facendo base nell’unico luogo dell’arcipelago concesso agli occidentali, l’isola artificiale di Dejima, entra nelle grazie dello shogun che, in cambio di racconti sul modo di vivere europeo, cultura, canti e danze occidentali, gli concede la possibilità di visitare i dintorni dell’isola e anche Nagasaki.
Kaempfer annota tutto, usanze, medicina locale, leggende, piante. Descrive le piante che incontra, attratto soprattutto dagli arbusti e dagli alberi e manda resoconti in patria. Quando torna in Germania, due anni dopo, lo ha preceduto la fama: con sé non ha una sola pianta viva, ma ha molte notizie di prima mano su una terra ancora inaccessibile e sulle sue piante, comprese la pianta del tè, rododendri e azalee.
Si guadagna anche gli allori per aver descritto una specie arborea mai descritta prima e la chiama Ginkgo biloba. Nel tradurre in latino dalla fonetica giapponese è un po approssimativo nel nome che resterà al genere (Ginkgo dovrebbe essere Ginkjo), ma intanto le sue quotazioni botaniche salgono e cacciatori di piante e botanici successivi gli dedicheranno piante, da Rhododendron kaempferi, per i giapponesi l’amatissima “Yama Tsutsuji” e per gli occidentali “Azalea di Kaempfer”, a Iris kaempferi passando per il larice del Giappone (Larix kaempferi).
Tornato in patria, Kaempfer si dedicò alla scrittura mettendo a frutto quanto aveva visto e appreso nel corso dei suoi viaggi. Riuscì a vedere pubblicato nel 1712 Amoenitatum Exoticarum, diventato testo di riferimento per le osservazioni mediche e per la descrizione dettagliata di piante dell’Estremo Oriente.
Storia del Giappone, invece, uscì solo nel 1727, tredici anni dopo la sua morte. Ma per tutto il Settecento il testo fu considerato fondamentale per conoscere la civiltà del Sol Levante.
Fonte: Testo tratto da pannelli esplicativi in mostra durante l’evento Murabilia Lucca 2019
*** Se trovi gli articoli, le traduzioni e le recensioni di questo sito utili, per favore sostienilo con una donazione. Grazie! ***
Se volete potete distribuire liberamente questo testo, in maniera non commerciale e gratuitamente, conservandone l’integrità, comprese queste note, i nomi degli autori ed il link http://sakuramagazine.com